Su 58 domande presentate, 24 sono state escluse perché incomplete. Per evitare che riaccada in futuro “Molochio Sviluppo” si mette al servizio dei cittadini
Per venire incontro ai cittadini bisognosi di assistenza nell’espletamento dei loro diritti, da gennaio “Molochio Sviluppo” metterà a disposizione un consulente, che li aiuterà nella compilazione di domande o richieste di varia natura e nella gestione delle pratiche. Ciò al fine di evitare in futuro che, per meri errori, chi ha bisogno resti escluso da eventuali sussidi, come è successo quest’anno con il “buono spesa” relativo alle misure di solidarietà alimentare per il sostegno di famiglie in difficoltà denominate “Riparti Calabria”. Su 58 famiglie molochiesi infatti, solo 32 hanno ricevuto il sussidio, mentre altri 24 beneficiari sono stati esclusi per aver presentato la domanda incompleta o mancante della necessaria documentazione (ad esempio senza Isee o senza aver completato i campi fondamentali per l’attestazione dell’idoneità). Un ulteriore beneficiario ha invece rinunciato al buono spesa, per sua espressa volontà, mentre un altro è stato escluso per aver percepito sussidi o altri aiuti (relativi all’emergenza Covid) pari o superiori all’ammontare massimo stabilito per l’idoneità.
Questi dati sono stati forniti dall’Amministrazione comunale, attraverso la pagina Facebook del Comune. «I buoni spesa che sono stati consegnati ai beneficiari negli scorsi giorni – ha spiegato il sindaco Marco Caruso – sono quelli “regionali” e non quelli “statali”. Occorre specificare che gli aventi diritto hanno consegnato la domanda correlata di specifica documentazione nel mese di settembre e nei primi giorni di quello di ottobre, come stabilito e comunicato con apposito provvedimento. I beneficiari sono stati selezionati inserendo i dati richiesti nell’apposita domanda, nel portale dedicato della Regione Calabria. La procedura d’idoneità o non idoneità è stata espletata considerando, come da provvedimento regionale, le richieste caso per caso. I fondi destinati, con provvedimento regionale, coprivano l’intero ammontare delle richieste idonee e quindi non necessitavano di selezione aggiuntiva».