“Resto al Sud”, l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali

resto al sud
Rivolto agli under 46 offre un contributo per il 50% a fondo perduto

di Filippo Speranza        

È importante, anzi fondamentale, conoscere per crescere. E tale affermazione, in economia, è assolutamente di carattere primario. Ed in questo contesto si colloca questa rubrica, che punta ad offrire ai cittadini la possibilità di sapere e valutare le opportunità presenti.

Molti ricorderanno il vecchio “Prestito d’onore” e la “Microimpresa”, che sono stati sostituiti da diverso tempo da un’altra agevolazione, denominata Resto al Sud, che dal 19 luglio 2020 è stata resa ancora più vantaggiosa.

Pertanto, apriamo questa rubrica, parlando proprio dell’incentivo “Resto al Sud”, che consiste in contributi alle imprese, rivolti agli under 46, che al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria)
oppure trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria; non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017; non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio; non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento. Grazie a questo strumento si può creare un’impresa, ed anche un’attività professionale (quest’ultima è una novità).

L’incentivo si rivolge a: imprese costituite dopo il 21 giugno 2017 e imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni o 120 giorni in caso di residenza all’estero, dall’esito positivo dell’istruttoria). Fermo restando quanto sopra elencato, possono inoltre chiedere i finanziamenti: i liberi professionisti (in forma societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche). I beneficiari possono costituire una ditta individuale o una società. Molto importante è che la società si può creare dopo che la domanda dei contributi è stata accettata.

Il contributo ammonta, per la ditta individuale, ad un massimo di 60.000 euro, mentre per le società a 50.000 euro per ogni socio, fino ad un massimo di quattroIl contributo è 50% a fondo perduto e 50% da restituire in più anni. Rilevante l’ulteriore agevolazione che consente di ottenere altri 15.000 euro per la ditta individuale e 10.000 per ogni socio (per un massimo di quattro), tale ulteriore contributo è totalmente a fondo perduto. Queste novità si applicano alle domande presentate dopo il 19 luglio 2020.

Vediamo di capire che tipo di attività si può realizzare. Come già detto, anche i professionisti possono accedere a tale agevolazione (finalmente). E le attività imprenditoriali da creare devono essere connesse alla produzione di beni, fornitura di servizi, turismo, industria, artigianato, e trasformazione di prodotti agricoli (escluso le attività agricole).

I fondi disponibili ammontano ad un miliardo e 250 milioni di euro; per le domande non c’è scadenza, si valuteranno in ordine cronologico di arrivo. Sono finanziabili le spese per attrezzature, ristrutturazioni, spese di gestione. “Resto al Sud”, è un finanziamento targato Invitalia.

Buon lavoro, e buone opportunità a tutti!

LE NOVITA’

  • Limite di età

Innalzamento del limite di età a 45 anni. Possono presentare la domanda:

· senza limiti temporali, tutti coloro che non hanno ancora compiuto 46 anni

· fino al 31/12/2020, chiunque non aveva compiuto 46 anni alla data del 01/01/2019. Dal 01/01/2021 il requisito deve essere invece posseduto alla data di presentazione della domanda

· senza alcun limite di età, chiunque vuole avviare un’attività imprenditoriale in uno dei 24 comuni compresi nel cratere sismico del Centro Italia

  • Attività ammesse

Estensione degli incentivi alle attività libero professionali svolte in forma individuale e come società tra professionisti (STP). Può presentare la domanda:

· chi nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda non risulta titolare di partita IVA

· chi, pur titolare di partita IVA nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda, non l’ha mai movimentata

· chi, pur titolare di partita IVA nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda, l’ha movimentata ma per attività associata a un codice Ateco non identico fino alla 3° cifra di classificazione Per le società tra professionisti è ammessa la presenza di soggetti senza i requisiti per massimo 1/3 della compagine sociale.

  • Estensione territoriale

Possono presentare domanda anche gli aspiranti imprenditori residenti (o che si impegnano a trasferire la residenza) nei 116 comuni di Lazio, Marche e Umbria.

  • Contributo liquidità

Le imprese finanziate con Resto al Sud possono ottenere, al completamento del loro progetto, un ulteriore contributo a fondo perduto:

· 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale

· 10.000 euro per ciascun socio, fino a un massimo di 40.000 euro, per le società

  •  Aumento del fondo perduto e del finanziamento massimo

· Per tutte le domande presentate dopo il 19 luglio 2020 il contributo a fondo perduto passa dal 35% al 50% delle spese ammissibili e conseguentemente il finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI passa dal 65% al 50%

· Per le iniziative svolte in forma individuale il finanziamento massimo passa da 50.000 a 60.000 euro