Mario Caruso e il progetto di un futuro possibile per Molochio

Intervista all’imprenditore che ha ispirato il progetto editoriale “La voce di Molochio”

Mario Caruso è un imprenditore di successo che con caparbietà e lungimiranza è riuscito a mettere in piedi un’azienda leader nel settore dei liquori artigianali, la Incal Srl, che da anni porta alto il nome di Molochio nel mondo. È proprio lui che, con il libro “Molochio il progetto di un futuro possibile”, scritto nel 2005, ha ispirato il progetto editoriale “La voce di Molochio”, che porrà le basi per la nascita del più ambizioso “Molochio sviluppo”. Era quindi doveroso, da parte nostra, ospitarlo con una lunga intervista, su queste pagine.

Dott. Caruso, Lei è un imprenditore che a differenza di molti ha deciso di investire nel suo paese, seppur piccolo e con pochi sbocchi. Sappiamo che il Suo più grande sogno è sempre stato quello di vederlo finalmente decollare, ed è per questo che ha deciso di promuovere un progetto ambizioso, denominato “Molochio sviluppo”. Di cosa si tratta?

«Occorre arrestare il declino del paese. Qualcuno su Facebook ha definito Molochio “malato terminale”. Anch’io purtroppo sono convinto che ormai il paese, socialmente ed economicamente, sia giunto al punto tremendo del non ritorno. Allora mettiamola così: ad un ammalato terminale o si applicano le cosiddette cure palliative in attesa solo della fine o si affida alla scienza il compito di trovarne la soluzione e cambiare il corso degli eventi e magari la storia. “Molochio sviluppo” non nasce per somministrare cure palliative, ma per cambiare il corso della storia del paese. Nella consapevolezza che al punto di degrado in cui il paese vive, occorra veramente l’impegno massimo solidale di tutti».

Quali sono gli obiettivi di questo progetto?

«Avevo messo nero su bianco già nel 2005 in un volumetto donato a chiunque me lo abbia chiesto. Gli obiettivi sono dettagliatamente descritti in quel volumetto che è sempre a disposizione di chi vi abbia interesse. Addirittura anche codificati nell’idea di Statuto, nel titolo II».

“Molochio sviluppo” venne ideato da Lei ben 15 anni fa, ma non trovò corrispondenza. A Suo avviso, qual è stato il motivo?

«Evidentemente non erano maturi i tempi o le persone. Personalmente avevo appena avviato il modernissimo stabilimento industriale che tanto lustro sta dando al paese, facendo conoscere Molochio in Italia e nel mondo. Il suo avvio a Molochio è stato travagliatissimo, come se non bastassero le difficoltà proprie di un’attività industriale. Ricordo a me stesso come nessun molochiese avrebbe scommesso un solo centesimo sulla riuscita. Eppure sono state vinte ben tre scommesse per il paese: la progettazione, la realizzazione e il funzionamento. Ero e sono, a maggior ragione soprattutto ora, dopo venti anni dalla sua realizzazione, convinto che se tutto ciò sia stato possibile, può benissimo essere replicato in ogni aspetto della vita sociale, civile ed economica di Molochio. Basta possedere capacità e volontà di farlo».

Perché ha deciso di ripresentarlo ai molochiesi proprio ora? Cos’è cambiato rispetto al 2005?

«“Ora o mai più” è il motivo che deve convincerci tutti. Basta transitare in qualsiasi paese limitrofo per constatarne vitalità e dinamismo in evidente contrasto con la desolante rassegnazione del nostro. Qualcuno può pensare che Molochio possa continuare in questo suo terrificante inesorabile declino? Questo continuare a farsi solo del male convinti dell’ineluttabilità? L’attesa solo della fine? Ora è anche cambiata l’amministrazione del paese. Una nuova consiliatura di giovani tutti al di sotto dei 40 anni, che ripetitivamente hanno dichiarato di essere “diversi”; di volere rappresentare la “discontinuità”. Conosciamo tutti il significato e lo sanno benissimo anche loro. Abbiamo tutti il dovere di credergli ed il voto plebiscitario loro assegnato è la dimostrazione più ampia delle aspettative del paese. Giustamente hanno chiesto la partecipazione ed il contributo di tutti. Quasi un famoso discorso di J.F. Kennedy, quando loro erano ancora lontani dall’essere nati: “Non chiedete quel che il paese può fare per voi, ma chiedetevi ciò che voi potete fare per il paese”. “Molochio sviluppo” raccoglierà la disponibilità di coloro che vorranno ogni giorno domandarsi cosa si debba o si possa fare per il paese e realizzarlo. Lo ripeto perché ne sono intimamente convinto: “Ora o mai più” si può e si deve tentare di arrestare il declino ed invertirne il decorso».

PAnoramica Molochio

In quell’anno, con due manifestazioni ben riuscite, Lei attirò a Molochio molti visitatori, ponendo le basi per una crescita economica e sociale del paese. Purtroppo però il Suo impegno non venne recepito e a quelle manifestazioni non ne seguirono altre. Cosa non ha funzionato secondo Lei?

«Chi ha amministrato Molochio in questo troppo lungo lasso di tempo, intendo tutti non una sola persona. Di questi signori che nel 2005 si presentavano come il nuovo che avanzava, ciò che hanno fatto e quel che hanno lasciato è del tutto evidente e sotto gli occhi di tutti. Quelle manifestazioni volevano essere ed ampiamente lo sono state, l’attuazione pratica del progetto di uno più che possibile sviluppo di Molochio. Evidentemente l’obiettivo di chi allora è stato votato per amministrare era ed è stato tutt’altro».

Il progetto contemplava anche la nascita di un giornale ed è da qui che abbiamo preso ispirazione. Qual era lo scopo?

«Coinvolgere tutti o quantomeno il maggiore numero possibile di molochiesi. Sul web, sui social e con la carta stampata a disposizione di chiunque, a maggior ragione di chi non ha o non vuole avere dimestichezza con la tecnologia. Immagino punti di prelievo gratuito di copie cartacee in appositi distributori in piazza Umberto I ed in piazza Vittorio Emanuele. Oltre ovviamente la disponibilità presso ogni esercente che vorrà tenere copie a disposizione dei clienti».

Quali sono secondo Lei le priorità per il paese?

«Smetterla di farsi del male e ricominciare a ricostruire. Sarà duro ma almeno potremo lasciare a figli e nipoti la possibilità di continuare e non di emigrare. E a Molochio la possibilità di crescere, non di estinguersi».

Con questo progetto, Lei si rivolge principalmente ai giovani. Qual è il messaggio che si sente di dare loro?

«Se “Molochio sviluppo” c’è diventa anche tu protagonista! Esponi le tue idee e se saranno convincenti “Molochio sviluppo” ti aiuterà a realizzarle per te e per il paese. Da subito, perché l’immediatezza sarà la caratterizzante principale. Vuole un esempio concreto? Facile! Perché è questa stessa rivista. Teresa Cosmano ha esposto il progetto e la rivista è già realtà su carta e sulla rete. Vuole sapere ancora dell’altro? A mia memoria Molochio non ha mai avuto una qualsiasi pubblicazione a carattere periodico di qualsivoglia natura. Come vede si è iniziato a scrivere una storia diversa. Vediamo tutti insieme di cosa saremo capaci. Ora o mai più. Mi auguro che i giovani tutti e non solo i giovani rispondano: io ci sono ora o mai più».