Amministrative 2020, è Bruno Mustica il consigliere più votato

Foto Bruno Mustica
Con 300 preferenze è stato il primo degli eletti

Bruno Mustica, 30 anni, architetto di professione è il giovane rivelazione di questa tornata elettorale. Alle scorse amministrative infatti, nonostante si affacciasse alla politica per la prima volta, è stato il primo degli eletti con ben 300 preferenze. Anche se la sua affermazione non ha conseguito un posto in Giunta, il sindaco Marco Caruso gli ha comunque affidato quattro deleghe: all’Urbanistica, all’Edilizia, ai Lavori pubblici e allo Spettacolo. Ex presidente della Pro Loco Molochio, Mustica si è detto pronto a rimboccarsi le maniche per contribuire al rilancio del paese.

Lei è stato il primo degli eletti, con 300 preferenze. A cosa è dovuta, secondo lei, questa affermazione?

«Sono stato impegnato a favore della comunità per diversi anni, credo che questo abbia influito molto. Le persone mi hanno visto impegnato in maniera seria e attiva nel sociale cercando di poter dare qualcosa, seppur con molti limiti, per il nostro paese. Da qui la decisione di entrare in politica. Proprio per poter dare un maggiore apporto a favore di tutta la comunità. Certo, averlo fatto in un modo così bello, con un’affermazione così importante, mi ha dato una soddisfazione indescrivibile, ma al tempo stesso mi ha fatto capire che i miei compaesani hanno aspettative molto alte, non solo su di me ma su tutta l’Amministrazione, e ovviamente le aspettative non vanno deluse».

Dopo il grande successo, anche se non c’è stato un posto in Giunta, ha comunque ottenuto un incarico di rilievo con ben quattro pesanti deleghe in settori essenziali per il paese.

«Il successo è stato enorme e si è visto, ma non c’erano accordi sui ruoli. Quindi la scelta della Giunta, come da Statuto, è stata fatta dal sindaco. Ciò non significa che chi non è in Giunta ricopra un ruolo meno importante. Siamo un gruppo coeso, ed è quello che conta. Tutti avremo modo di entrare in Giunta e in ogni caso bisogna dimostrare il proprio valore ogni giorno, tutti i giorni, proprio per ripagare quella grande fiducia e speranza che i nostri elettori hanno riposto in noi».

Come giudica la scelta del sindaco? Il fatto che a Molochio competano due soli assessorati l’ha penalizzata?

«Non posso giudicare la scelta del mio sindaco. L’ho accettata e mi sono messo a disposizione del gruppo per poter lavorare al massimo delle mie possibilità. Se Marco ha reputato che in questo momento ha bisogno di avere in Giunta una determinata tipologia di figure professionali, non vi è tanto da giudicare, ma da capire. Lui sa di avermi sempre a disposizione, e come più volte ha ribadito, avremo modo tutti di esprimerci al meglio. Toccherà a tutti. Ora bisogna dare il massimo in tutti i ruoli e in tutte le deleghe».

Lei ha le importanti deleghe all’Urbanistica, Edilizia, Lavori pubblici e Spettacolo. Come si sta muovendo in questi ambiti? Ci sono progetti che verranno realizzati a stretto giro?

«Uno dei primi interventi che abbiamo in programma è quello sulla rete idrica. Cercando di avere più risorse per garantire un ottimo servizio in paese ed anche sul monte Trepitò, spendendo meno per aver modo di abbassare qualche tassa ai nostri cittadini. Da qui a breve, spero anche prima della pubblicazione di questa intervista, cominceremo a sistemare le buche presenti sulle nostre strade. Degli altri progetti in previsione ne parlerò in un secondo momento, anche perché non ho promesso nulla in campagna elettorale e non voglio farlo ora. I molochiesi meritano concretezza, ed è quello che darò. Sugli eventi e spettacoli purtroppo, le restrizioni anti Covid non ci danno la possibilità di poter programmare qualcosa a breve termine, anzi speriamo si possa fare per la stagione estiva».

Lei è stato presidente della Pro Loco ma ha dovuto lasciare l’incarico, in che modo pensa l’associazione possa contribuire alla crescita del paese?

«Sì, purtroppo non sono più presidente della Pro Loco Molochio perché la carica è incompatibile con il ruolo di amministratore. In ogni caso ero a fine del secondo mandato di presidente e avrei comunque lasciato la presidenza, seppur non obbligato da statuto. Credo molto nel cambiamento e nell’entusiasmo che il nuovo può portare. Alla guida della Pro Loco ho passato anni bellissimi che mi hanno fatto crescere parecchio. L’associazione contribuisce alla crescita del paese da ben otto anni ed è un valore aggiunto per la comunità. Anzi con la scusa ne approfitto per fare un ringraziamento particolare a tutti i miei, ormai ex, soci e tutto il direttivo, che mi hanno sempre affiancato, supportato e sopportato. Ho conosciuto persone bellissime nel mondo Pro Loco, e quello di lasciare è stato il duro prezzo da pagare per poter essere amministratore. Mi sono reso conto, ed è stata una scelta condivisa anche da tutti i miei amici, che c’era bisogno di forze nuove in politica e quindi serviva fare questo passo».

Gli attesi primi 100 giorni, quelli di rodaggio per ogni nuova amministrazione sono ormai passati. Cosa avete fatto di concreto in questo lasso di tempo?

«So bene che le aspettative sulla nostra squadra sono tante, e ovviamente deluderle non è nel nostro programma. In questi primi 100 giorni di amministrazione si è intervenuto principalmente sulla pulizia delle strade e delle piazze, che tanto mancava per poter dare un po’ di “ordine” alle vie urbane. Sono state sistemate alcune vie del centro urbano, intervenendo sul manto stradale, le nostre piazze finalmente sono illuminate come meritano e un vento di area nuova si sente anche nella gestione delle nostre scuole, giusto per citare qualche intervento che è sotto gli occhi di tutti, perché poi ci sono gli interventi che non si vedono, quelli di tipo organizzativo con tempi un po’ più lunghi ma ugualmente molto importanti. È stato fatto un ottimo lavoro nel riorganizzare gli uffici comunali e si sta lavorando ininterrottamente sulla programmazione futura. Senza dimenticare che sfortunatamente abbiamo fatto fronte, in maniera egregia, ad un piccolo focolaio di Covid che si era creato nella nostra casa di riposo. Posso comunque dire, seppur per mio carattere non amo fare pubblicità dei programmi in progetto, perché penso che in questo momento i nostri concittadini vogliano vederle le cose e toccarle con mano, ma tanto si sta facendo sulla programmazione futura. Ho sempre sostenuto che il nostro operato sarebbe cominciato a pieno con l’inizio del nuovo anno, quindi voglio prendere un appuntamento con questa redazione per dicembre 2021».

Il Comune di Molochio è stato beneficiario in questi giorni di un finanziamento di 1.200.000 euro per la ristrutturazione dei borghi, con un progetto presentato dall’Amministrazione Alessio. Come sfrutterete questa opportunità?

«Per quanto riguarda il finanziamento di 1.200.000 euro che il nostro comune ha ottenuto nel bando per i borghi, posso solo complimentarmi con l’Amministrazione Alessio per essere riusciti ad ottenerlo, non posso dire altro in quanto non ho ancora ricevuto la scheda del progetto che è stata presentata e quindi non me la sento di commentare una cosa che non conosco nei minimi dettagli. In ogni caso è una gran cosa, anche se per un centro storico come lo è il nostro la cifra può sembrare alta, posso assicurarvi che non lo è. Ovviamente molto meglio di niente!»

Qual è il suo proposito e quello dell’Amministrazione comunale per quest’anno?

«A breve stileremo la programmazione per questo nuovo anno appena cominciato, sarà la nostra prima programmazione quindi di propositi ce ne sono davvero parecchi. Abbiamo i nostri famosi 10 punti da rispettare e mettere in pratica, siamo sicuri di poterli rispettare tutti perché li abbiamo stilati stando con i piedi per terra e cercando di capire quali sono le necessità primarie».